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VALUTAZIONE DEI RISCHI: 2025 GIUBILEO DELLA CHIESA CATTOLICA DI ROMA

Martina Sclaverano, Alice Cian, Itamar Raizman, Ludovica Leccese, Martina Elena Nitti, Sabrina Bernardo, Weapons & Tactics Team, Behavior/Leadership Team, Extremism Team

Angelina Sammarco, Archie Archie, Elena Alice Rossetti Editor; Jennifer Loy, Chief Editor

19 Dicembre, 2024


Bandiera di Città del Vaticano[1]


Valutazione dei rischi 

Roma si prepara ad affrontare imponenti sfide logistiche e di sicurezza durante l’Anno del Giubileo 2025 a causa dell’arrivo previsto di 35 milioni di pellegrini. L’importanza spirituale di questo evento, tra cui l’opportunità per l’indulgenza plenaria tramite preghiera e pellegrinaggio, attrarrà probabilmente grandi folle verso i principali siti religiosi come Piazza San Pietro. L’infrastruttura cittadina, compresi i mezzi di trasporto pubblico e servizi di pronto soccorso, verrà quasi certamente sottoposta ad un enorme sforzo. L’alto afflusso di personalità religiose, media e pellegrini porterà probabilmente a crimini opportunistici e minacce di matrice terroristica. Un fallimento nel far fronte a questi rischi potrebbe molto probabilmente creare implicazioni a lungo termine per la capacità della capitale di ospitare futuri raduni religiosi.


Fattori rilevanti

Roma è un centro culturale globale, noto per il suo patrimonio di rilevanza storica e religiosa che attrae milioni di turisti ogni anno. L’Anno del Giubileo, una ricorrenza cattolica celebrata ogni 25 anni e che dura un intero anno, avrà inizio il 24 dicembre 2024.[2] Il Giubileo verrà inaugurato dall’apertura della Porta Santa della Basilica Papale di San Pietro a Roma, a cui seguirà la Messa Papale, trasmessa ai pellegrini dai maxischermi installati in Piazza San Pietro.[3] Dopo l’apertura della Porta Santa, il calendario del Giubileo prevede l’apertura della Porta Santa della Prigione di Rebibbia il 26 dicembre, e quella della Basilica di San Giovanni in Laterano, della Basilica di Santa Maria Maggiore e di San Paolo Fuori le Mura rispettivamente il 29 dicembre, l’1 e il 5 gennaio.[4] Diversi eventi nei mesi successivi vedranno la partecipazione di figure politiche e appartenenti alle Forze armate, come il Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza, l’8 e 9 febbraio e il Giubileo dei Governanti dal 20 al 22 giugno.[5] Per l’Anno del Giubileo, a Roma sono previsti 35 milioni di pellegrini in aggiunta al normale flusso turistico.[6]


I tassi di criminalità violenta nella città sono bassi, ma al contempo i crimini non violenti come borseggi e truffe sono comuni, soprattutto nelle aree particolarmente affollate.[7] A fine 2023,  Roma presentava un tasso di criminalità di 6.073,6 reati per ogni 100.000 abitanti.[8] Nel corso del 2024, la capitale ha registrato più di 86.000 rapine, 2.500 furti con scasso e 11.000 casi di truffa.[9] L’industria del turismo locale è caratterizzata dalle collusioni e influenze del gruppo criminale organizzato ‘Ndrangheta, con migliaia di aziende considerate vulnerabili ad associazioni mafiose.[10] Roma ha affrontato numerose difficoltà, quali crimine organizzato, proteste di massa e minacce di terrorismo, con rischi particolarmente elevati soprattutto durante raduni di alto profilo. Nel 2016, la città ha implementato ampie misure di sicurezza per rispondere ai timori di attacchi ispirati all’ISIS, istituendo pattuglie militari, aumentando la sorveglianza e le barriere antiveicoli. Queste precauzioni rispecchiano lo status della capitale sia come centro di pellegrinaggio globale che come target simbolico per potenziali gruppi terroristici.[11]


Porta Santa della Basilica di San Pietro, Città del Vaticano[12]


Le forze dell’ordine hanno sviluppato un piano di sicurezza specifico per l’Anno del Giubileo che prevede un aumento dei pattugliamenti stradali e il miglioramento del monitoraggio delle stazioni della metropolitana, in particolare  vicino ai principali monumenti della città come il Colosseo e la Fontana di Trevi. Il piano include misure di sicurezza dedicate in caso di specifici eventi o appuntamenti durante l’intero anno, caratterizzato da diversi livelli di sicurezza in base alla vicinanza ai luoghi degli eventi.[13] Aree sensibili, inclusi i dintorni di piazza San Pietro, saranno messe in sicurezza con postazioni anti-drone, metal detectors, e barriere mobili motorizzate.[14] Il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic) ha incrementato le misure di sicurezza virtuale a tutela dei singoli eventi e delle infrastrutture digitali strategiche della nazione.[15]


Calendario degli eventi più rilevanti[16]

  • 24 Dicembre: Apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro

  • 26 Dicembre: Apertura della Porta Santa nel carcere di Rebibbia

  • 29 Dicembre: Apertura della Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano

  • 1 Gennaio, 2025: Apertura della Porta Santa della Basilica di Santa Maria Maggiore

  • 5 Gennaio, 2025: Apertura della Porta Santa della Basilica di San Paolo Fuori le Mura

  • 27 - 29 Gennaio, 2025: Presidenti delle Commissioni Episcopali Comunicazione e Direttori degli Uffici Nazionale Comunicazione

  • 8 - 9 Febbraio, 2025: Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza

  • 28 Marzo, 2025: 24 Ore per il Signore

  • 5 - 6 Aprile, 2025: Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità

  • 17 - 19 Aprile, 2025: Torneo “SPQR CUP”

  • 1 - 4 Maggio, 2025: Giubileo dei Lavoratori

  • 3 Maggio, 2025: Pellegrinaggio dell'Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (UCID)

  • 4 - 5 Maggio, 2025: Giubileo degli Imprenditori

  • 9 Maggio, 2025: Commemorazione dei nuovi Martiri Testimoni della Fede

  • 12 - 14 Maggio, 2025: Giubileo delle Chiese Orientali

  • 30 Maggio, 2025 - 1 Giugno, 2025: Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani

  • 7 - 8 Giugno, 2025: Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e nuove Comunità

  • 9 Giugno, 2025: Giubileo della Santa Sede

  • 20 - 22 Giugno, 2025: Giubileo dei Governanti

  • 25 - 27 Giugno, 2025: Giubileo dei Sacerdoti

  • 25 Giugno, 2025: Giubileo dei Vescovi

  • 28 Giugno, 2025: Giubileo della Chiesa greco-cattolica Ucraina

  • 28 Luglio, 2025 - Agosto 3, 2025: Giubileo dei Giovani

  • 7 Settembre, 2025: Canonizzazioni

  • 12 - 13 Settembre, 2025: Incontro Mondiale sulla Fraternità Umana

  • 12 - 13 Settembre, 2025: 1700° Anniversario del Concilio di Nicea (325-2025)

  • 20 Settembre, 2025: Giubileo degli Operatori di Giustizia

  • 4 - 5 Ottobre, 2025: Giubileo dei Migranti

  • 8 - 9 Ottobre, 2025: Giubileo della Vita Consacrata

  • 16 Novembre, 2025: Giubileo dei Poveri

  • 14 Dicembre, 2025: Giubileo dei Detenuti


Rischi

È altamente probabile che il movimento anarchico italiano, in particolare la Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI/FRI), userà eventi legati al Giubileo per dimostrare la propria opposizione ai valori conservatori cattolici e la Chiesa Cattolica come istituzione. I gruppi anarchici molto probabilmente si opporranno alla Chiesa Cattolica a causa dell’influenza che esercita sulle scelte governative in Italia, incluse le politiche anti-aborto, stereotipi di genere, e la celebrazione della famiglia tradizionale. È possibile che le commissioni anarchiche organizzeranno sommosse intorno alle date del Giubileo delle Famiglie, Nonni e Anziani, poichè simboleggia i tradizionali valori gerarchici che gli anarchici combattono. In risposta al protocollo che proibisce scioperi durante e intorno ai principali eventi del Giubileo, è altamente probabile che i gruppi anarchici prenderanno parte a proteste e blocchi delle infrastrutture nei giorni che precedono le celebrazioni inaugurali. Queste azioni di opposizione includeranno molto probabilmente incendi dolosi, blocchi al traffico e alle infrastrutture pubbliche, e sit-in.


Nonostante l’estrema destra non ponga un’elevata minaccia in Italia, il recente arresto dei membri del gruppo neo-nazista Werwolf Division a Bologna probabilmente indica un aumento delle attività di estrema destra, ed è possibile che i suoi membri minaccino il Giubileo. La Divisione Werwolf ha dimostrato una solida opposizione all’attuale ordine mondiale e chiari piani per sovvertire il governo italiano al fine di instaurare un regime autoritario. È possibile che la Chiesa Cattolica diventi obiettivo di attacchi organizzati da gruppi neonazisti, incluso Werwolf Division, in quanto istituzione profondamente connessa al governo italiano. Poichè il Giubileo raduna Cristiani Cattolici da tutto il mondo, inclusi africani, latino-americani e asiatici, è altamente probabile che attrarrà anche l’attenzione di singoli terroristi razzisti che mirano a colpire le minoranze etniche, guidati dagli ideali di un mondo e una società ariana.


È probabile che proteste e dimostrazioni provocheranno scontri tra Cristiani e gruppi di altre religioni. A causa della presenza di comunità Islamiche a Roma, è possibile che alcuni gruppi estremisti aderenti a credenze islamiste radicali daranno inizio a proteste e tumulti volti a sfidare il Cristianesimo. È possibile che queste rivolte possano essere alimentate da eventuali proteste pro-Palestina, quasi certamente unendo estremisti religiosi con attivisti politici.


È altamente probabile che l’accessibilità del luogo, dovuta alla posizione strategica della Basilica di San Pietro e della sua piazza, vicina alle strade principali e al centro storico di Roma, intensifichi il flusso di individui che tenteranno di accedere a Città del Vaticano. La presenza del colonnato intorno a piazza San Pietro e i diversi punti di accesso intorno alle mura della città molto probabilmente complicheranno le capacità di supervisione delle autorità locali e militari durante gli eventi principali, compromettendo molto probabilmente il monitoraggio di minacce e l’assistenza emergenziale. È altamente probabile che i principali punti di accesso, come Piazza del Sant’Uffizio, Borgo Santo Spirito, Via della Conciliazione, Via dei Corridori, e Via di Porta Angelica funzioneranno da importanti vie di fuga in caso di evacuazioni, in quanto sono le vie di uscita più facili e veloci da Città del Vaticano. Nonostante sia altamente probabile che le forze di polizia e militari presidieranno in maniera massiccia Città del Vaticano e le sue vie di accesso il 24 dicembre, è molto probabile che aree sensibili e punti critici di Roma saranno esposti a rischi e minacce a causa dell’aumento di turismo e rientri di chi lavora o studia all’estero durante il periodo natalizio. Le aree cruciali e i monumenti che molto probabilmente soffriranno di sovraffollamento e mancanza di presenza militare appropriata includono il Colosseo, Via dei Fori Imperiali, Piazza Venezia, Piazza del Campidoglio, Via del Corso, Piazza del Popolo, Via del Plebiscito, Corso Vittorio Emanuele II e Via dei Sabini.


L’atteso afflusso di pellegrini e turisti durante l’Anno del Giubileo molto probabilmente aggraverà gli esistenti rischi per i cittadini, probabilmente contribuendo alla crescita dei borseggi e della microcriminalità nelle aree più affollate, come stazioni della metro, siti turistici e punti d’interesse religioso. Sono altresì molto probabili proteste contro l’eccessivo turismo, ed è probabile che alcuni gruppi esprimeranno insoddisfazione riguardo alle difficoltà imposte alle comunità locali, sugli alloggi e sulle risorse pubbliche. È molto probabile che si assisterà ad un aumento delle tensioni inter-religiose considerata la presenza di un grande numero di fedeli Cristiani che è probabile conduca a scontri con gruppi di una religione o ideologia differente. L’enorme numero di visitatori molto probabilmente sovraccaricherà il trasporto pubblico, causando grave traffico, ritardi e sovraffollamento, che molto probabilmente avranno effetti negativi sulla mobilità quotidiana dei cittadini. La scarsa presenza di forze dell’ordine nelle aree non interessate dal Giubileo probabilmente renderà alcuni quartieri più vulnerabili al crimine, contribuendo al senso di insicurezza della popolazione locale.


Per tutta la durata del Giubileo i cittadini dovranno affrontare quasi certamente un maggior volume di minacce cyber, incluse campagne di “web defacement”, attacchi Distributed Denial of Service (DDoS) e truffe online che prenderanno di mira sia l’evento che i pellegrini. Gruppi di hacktivists o entità politicamente motivate tenteranno probabilmente di ostacolare la presenza online dell’evento, hackerando i siti web ufficiali o lanciando attacchi DDoS volti ad impedire l’accesso ad informazioni relative all’evento o alle trasmissioni in diretta delle cerimonie. I cybercriminali molto probabilmente sfrutteranno il grande numero di transazioni online, come le prenotazioni dei pellegrini, le donazioni o gli acquisti relativi all’evento, per effettuare truffe di phishing, furti d’identità e frodi finanziari per ottenere dati personali e finanziari da individui inconsapevoli.


Potenziali vulnerabilità

L’elevato flusso di pellegrini e turisti presenta un’enorme sfida logistica che probabilmente diluirà i servizi di sicurezza della città, in particolare durante gli eventi più seguiti, come la cerimonia di apertura in Piazza San Pietro. L’eccessivo ricorso a misure di sicurezza tradizionali, come l’aumento nel pattugliamento urbano e l’apposizione di barriere fisiche attorno a siti chiave rappresenta probabilmente una vulnerabilità significativa. Per quanto le barriere antiveicoli e i metal detector probabilmente contribuiranno a mitigare certe minacce, queste misure si dimostreranno probabilmente insufficienti per evitare attacchi più sofisticati o multilivello, come un attacco con dispositivi esplosivi improvvisati (IED) o da parte di un terrorista che usi il sistema di trasporto pubblico per accedere a località sensibili. I numerosi punti di accesso a Piazza San Pietro e a Città del Vaticano probabilmente offrono a potenziali terroristi l’opportunità di sfruttare falle nel perimetro di sicurezza, in particolare se gli accessi non sono opportunamente monitorati durante grandi movimenti di folla.


Un’altra vulnerabilità chiave è l’infrastruttura dei mezzi di trasporto. Stazioni della metro sovraffollate, treni, e autobus probabilmente diverranno punti di strozzatura per minacce, che vanno da attacchi terroristici ad attività criminali. In caso di evacuazioni o emergenze su larga scala, questi nodi di trasporto verranno molto probabilmente sopraffatti dalle folle, con una capacità insufficiente per evacuazioni tempestive e ordinate. Queste preoccupazioni riguardano anche la sanità pubblica, in quanto qualsiasi grande assembramento di persone può creare vulnerabilità ad emergenze sanitarie di massa, soprattutto in mancanza di piani di emergenza specifici.


C’è una probabilità circa alla pari che le unità aggiuntive incaricate di assistere le forze dell’ordine locali durante l’Anno del Giubileo non saranno adeguatamente addestrate o familiari con lo specifico ambiente operativo di Roma, molto probabilmente portando a sfide di coordinamento e maggiori tempi di intervento. Il vasto dispiegamento di personale di sicurezza nei pressi dei principali siti religiosi probabilmente porterà le aree al di fuori di queste località a soffrire di una mancanza di forze di sicurezza, creando probabilmente opportunità per attacchi o disordini nei quartieri meno sorvegliati. Il coordinamento e la risposta durante un potenziale attacco o crisi molto probabilmente sarà ostacolato dalla grande presenza di media, pellegrini e figure religiose. La presenza di questi gruppi probabilmente complicherà in misura significativa l’intervento e l’evacuazione dei presenti, e il panico e la necessità di proteggere le personalità di alto profilo probabilmente ostacolerà l’efficace gestione della folla, ritardando interventi critici.


L’affidamento sulle infrastrutture digitali per la coordinazione degli eventi, l’emissione dei biglietti e la trasmissione in diretta delle celebrazioni probabilmente presenta un’ulteriore vulnerabilità. Sebbene il piano di cybersicurezza sia stato rafforzato, il grande numero di interazioni online molto probabilmente sopraffarà le difese esistenti, rendendo molto probabile l’esecuzione di attacchi DDoS, lo sfruttamento di vulnerabilità nelle app mobili, e la diffusione di schemi di phishing mirati ai pellegrini. L’integrazione di sistemi digitali per la comunicazione e il controllo probabilmente renderà l’infrastruttura informatica centralizzata a rischio di fallimenti a cascata se un singolo componente del sistema dovesse essere compromesso o andare offline.


Raccomandazioni

  • Il Counterterrorism Group (CTG) raccomanda di adottare misure preventive nell’area circostante Piazza San Pietro e la Città del Vaticano. La sorveglianza attorno a tutti i punti di accesso dovrebbe essere rafforzata, specialmente nelle aree soggette a traffico intenso. CTG raccomanda, inoltre, l’incremento nell’utilizzo di tecnologie avanzate per la sorveglianza, come il riconoscimento facciale o i sistemi che monitorano le folle con l’intelligenza artificiale. Queste strategie dovrebbero essere integrate con misure di sicurezza fisiche, incluse barriere mobili aggiuntive e pattugliamenti potenziati delle vie di accesso secondarie e meno sorvegliate. Un maggiore impiego di unità tattiche delle forze dell’ordine nei punti strategici dovrebbe facilitare una risposta tempestiva a qualsiasi tipo di minaccia.

  • Per mitigare i rischi associati ai centri di trasporto sovraffollati, è necessario aumentare la frequenza e la capacità dei trasporti pubblici, in particolare durante i periodi di maggiore afflusso legati al pellegrinaggio. Sarebbe opportuno stabilire percorsi di pellegrinaggio temporanei e dedicati per prevenire la congestione nelle stazioni metropolitane ad alto traffico e negli incroci principali. È consigliato lo sviluppo dii chiari piani di evacuazione per i principali centri di trasporto, con personale formato per guidare cittadini e pellegrini in caso di emergenza.

  • È consigliato implementare piani di emergenza per le evacuazioni in caso di incidenti su larga scala. Questi piani dovrebbero considerare le dinamiche di grandi folle, le vie di fuga disponibili e la velocità di risposta dei servizi di emergenza. È necessario dispiegare squadre di evacuazione specializzate, addestrate nel controllo della folla e nelle procedure di primo soccorso, nelle aree ad alto rischio, con zone sicure designate e strutture mediche attrezzate per un gran numero di vittime.

  • Tutte le unità aggiuntive delle forze dell’ordine, in particolare quelle provenienti da altre regioni o agenzie, dovrebbero essere ben integrate nell’infrastruttura di sicurezza locale. Ciò dovrebbe includere briefing dettagliati sulla geografia della città, sul panorama delle minacce e sui protocolli per la gestione di eventi di alto profilo. Le forze dell’ordine dovrebbero condurre esercitazioni di addestramento congiunte per migliorare la comunicazione, il coordinamento e i tempi di risposta durante potenziali crisi. Il personale delle forze dell’ordine dovrebbe ricevere una formazione specializzata nel controllo della folla, in particolare nella gestione di gruppi di pellegrini numerosi e diversificati, per ridurre al minimo i rischi di calca o altri incidenti correlati alla folla.

  • La condivisione di informazioni tra agenzie nazionali e internazionali dovrebbe essere potenziata, in particolare relativamente alle minacce provenienti da gruppi estremisti o organizzazioni criminali. I servizi di intelligence dovrebbero concentrarsi sul monitoraggio di eventuali indicatori di violenza o disordini legati a movimenti anarchici, pro-palestinesi o estremisti, dando priorità alla raccolta di informazioni relative a potenziali minacce contro figure religiose ed eventi di pellegrinaggio. Azioni preventive, comprese la sorveglianza delle attività online e il monitoraggio dei forum estremisti, sarebbero necessarie per identificare eventuali soggetti e profili di minaccia.

  • Per garantire che sia i pellegrini che i residenti siano consapevoli delle potenziali minacce, sarebbe opportuna una campagna di sensibilizzazione cittadina sulle pratiche di sicurezza e protezione, concentrandosi su minacce comuni come furti, crimini informatici e potenziali attività estremiste. Annunci di pubblica utilità, post sui social media e collaborazione con organizzazioni locali possono essere efficaci nel diffondere queste informazioni sia ai locali che ai visitatori.

  • Vista l'alta probabilità di minacce informatiche, come gli attacchi DDoS e truffe di phishing, sarebbe necessario implementare solide difese digitali su tutte le piattaforme legate agli eventi, con l’uso di sistemi avanzati anti-DDoS, l’autenticazione a più fattori per le piattaforme di biglietteria e di donazioni. Al contempo, sarebbe utile creare un team di risposta alle emergenze informatiche per affrontare eventuali violazioni o attacchi in tempo reale. Enti competenti dovrebbero creare e attivare campagne di sensibilizzazione per avvisare i pellegrini delle varie minacce informatiche più diffuse, come la vendita di biglietti falsificati e richieste di donazioni fraudolente.

 

[1] Holy See (Vatican City), by CIA World Factbook, licensed under Public Domain

[4] Giubileo 2025 Calendario Generale, Iubilaeum2025, https://www.iubilaeum2025.va/en/calendario/calendario-generale.html

[5] Ibid

[8] Leading provinces for crime rate in Italy in 2023, Statista, Settembre 2023, https://www.statista.com/statistics/664040/top-provinces-for-crime-rate-italy/

[11] Lotta al Terrorismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, https://www.esteri.it/en/politica-estera-e-cooperazione-allo-sviluppo/temi_globali/lotta_terrorismo/

[12] Città del Vaticano via Google Earth, creato da un membro CTG

[13] Questura vara il piano sicurezza per il Giubileo della Speranza 2025. Test Day l'8 Dicembre, Questura Polizia di Stato, Dicembre 2024, https://questure.poliziadistato.it/it/Roma/articolo/1998674efffcf14cd490427183 

[15] Questura vara il piano sicurezza per il Giubileo della Speranza 2025. Test Day l'8 Dicembre, Questura Polizia di Stato, Dicembre 2024, https://questure.poliziadistato.it/it/Roma/articolo/1998674efffcf14cd490427183 

[16] Giubileo 2025 Calendario Generale, Iubilaeum 2025,  https://www.iubilaeum2025.va/en/calendario/calendario-generale.html 

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